Suor Petra, un’anima innamorata del Rosario.
Suor Petra, un’anima innamorata del Rosario.
Vogliamo in questo mese di ottobre mettere in evidenza l’amore materno e la predilezione speciale della Madre celeste verso questa sua figlia e l’abbandono totale di suor Petra a questo amore. A quattordici anni, seguendo il consiglio di una sua zia e leggendo il testo redatto dal B. Bartolo Longo fece la pratica dei 15 sabati per la guarigione della mamma. Così scrive nel suo Diario: ” La meditazione dei misteri del Rosario mi svelò orizzonti nuovi. Cominciai ad amare la preghiera e a sentire grande devozione per la Madonna e per il Rosario: ne dicevo più che potevo”. Fu veramente conquistata all’amore verso il Rosario che per tutta la sua vita terrena recitò fino agli ultimi istanti della sua vita. A 18 anni, proprio per la festa della Vergine del Rosario, avvertì in maniera chiara la chiamata alla vita contemplativa dove entrò presso il Monastero di Bibbiena-Arezzo dove trascorse 73 anni della sua esistenza. Alla Madonna aveva affidato tutta se stessa e specialmente negli ultimi anni, quando ormai cieca, diafana, sempre più trasparente per la croce che portava, resa un’Ostia che espia per i peccati di tutti in nome e con la forza del Cristo Crocifisso che vince il mondo. Il suo continuo sgranare la corona rendeva le giornate e le notti più luminose anche nelle sofferenze più acute. Chi può dire quante anime avrà salvato con questa preghiera? Siamo certe che l’ultima grazia che ha ricevuto attraverso la Vergine del Rosario sia quella di godere della gioia dei Santi sotto il suo manto. Il ricordo della sua devozione Mariana termina con una sua invocazione: ”Vergine del Rosario, mi unisco al “Veni”, potente ed efficace del Tuo Cuore, perché il debole gemito del mio prenda vigore e forza. O Regina, in Te prende forza ogni mia speranza”.
Ven. Padre Giovanni D’Altamura
Altamura 1599- Napoli 1675
Il Ven. Padre Giovanni d’Altamura fu chiamato all’Ordine dalla stessa Vergine Maria, la quale voleva farne uno dei più grandi Apostoli del suo Rosario. Vesti l’Abito santo nel Convento di Altamura e fu poi inviato a compiere il Noviziato prima in Monopoli e poi in S.Domenico di Napoli. Fioriva allora in quell’illustre Convento lo Studio Generale dove non solo celebri Professori, ma ancora gran servi di Dio vi spandevano il profumo di eccelse virtù e in modo speciale i Padri Luigi d’Aquino, Alfonso di Maddaloni, Andrea di S. Severino e Giacinto Buono, morti tutti in fama di santità. Ma il giovane Novizio d’Altamura parve quasi eclissare il loro splendore. La sua generosa corrispondenza gli meritava un’abbondanza di favori straordinari che fanno stupire. Proprio nel tempo del Noviziato la Madonna gli apparve nella festa del Rosario con molti Santi dell’Ordine e gli disse: “ Predica Rosarium meum et postea in felici eris consortio filiorum meorum “. Non è possibile neppure accennare alla portentosa predicazione del Padre Altamura in tutto il Regno. Restano celebri in Napoli le geniali Congregazioni da lui organizzate della Milizia Angelica e del SS. Sacramento, per ogni giorno della settimana, dove a turno intervenivano numerosissimi cittadini di ogni classe. In queste ferventi assemblee di cui egli fu l’anima e la vita, si operarono prodigi di grazia non più uditi. Ma la vita di questo gran servo di Maria fu tutto un miracolo. Consunto dalle fatiche e più dal divino amore spirò offrendo il suo spirito alla sua dolce Regina!
(Diario Domenicano ‘’Agni della Santa Greggia ‘’ Scritto da Suor Petra Giordano.O.P.)

Monastero S. Maria del Sasso
Suor Candida Monterumici
iViale Santa Maria, 1
52011 Bibbiena (AR)
monasterosantamariadelsasso@tele2.it
Tel. 0575 593452